No non muovetevi
c’e un'aria stranamente tesa
e un gran bisogno di silenzio
siamo come in attesa
No non parlatemi
bisognerebbe ritrovare
le giuste solitudini
stare in silenzio ad ascoltare
L'attesa è una suspance elementare
è un antico idioma che non sai decifrare
un'irrequietezza misteriosa e anonima
è una curiosità dell'anima
E l'uomo in quelle ore
guarda fisso il suo tempo
un tempo immune
da avventure o da speciale sgomento
No non muovetevi
c’e un'aria stranamente tesa
e un gran bisogno di silenzio
siamo come in attesa
Perché da sempre l'attesa
è il destino di chi osserva il mondo
con la curiosa sensazione di aver toccato il fondo
Senza sapere
se sarà il momento
della sua fine
o di un neo rinascimento
Non disturbatemi
sono attirato da un brusio
che non riesco a penetrare
non è ancora mio
Perché in fondo anche il mondo nascente è un pò artista
predicatore e mercante e pensatore e automobilista
il nuovo qualunquista guarda anche lui il presente
un pò stupito di non aver capito niente
L'attesa è il risultato il retroscena
di questa nostra vita troppo piena
è un andar via di cose dove al loro posto
c’è rimasto il vuoto
Un senso quieto e religioso
in cui ti viene da pensare
e lo confesso c'ho pensato anch'io
al gusto della morte o dell'oblio
No non muovetevi
c'è un’aria stranamente tesa
e un gran bisogno di silenzio
siamo tutti in attesa
L'Attesa Lyrics performed by Giorgio Gaber are property and copyright of the authors, artists and labels. You should note that L'Attesa Lyrics performed by Giorgio Gaber is only provided for educational purposes only and if you like the song you should buy the CD