Zucchero, zucchero sul davanzale, mangio tutte le cose che vedo volare, piccolissime orribili forme di vita che traversano questo no squallido omicida. Non si va per il sottile quando si è in guerra come un cane io lecco anche il sangue per terra. Ragni, passeri e mosche in attesa di un gatto che mi è stato promesso come premio riscatto. Ho mangiato gli uccelli, gli ho aperto il cervello perche l'arte del volo... dipende da quello.
E tra l'indice e il pollice il fetido pasto non è poi così male, è meno indigesto; io l'aspetto nell'aria, lo sento ronzare, mentre spalmo di zucchero il mio davanzale. Se mettete dai freci la rima più bella accomuna allo spirito d'una farfalla. Ed accumulo, accumulo, accumulo vite ed il sangue che aspiro dalle loro ferite poi sarà la benzina del viaggio finale che farà del mio cuore... motore immortale.
Il mio caso è studiato con grande attenzione da una branca di scienziati in evoluzione. Una mente sii fatta ha bisogno di cure che analizzino il fondo delle mie paure. Ogni segno, ogni indizio,ogni particolare è un tassello che ci serve, è un tassello che ci serve, è un tassello che ci serve alla tesi... finale.
(Grazie a francesca per questo testo)
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